Dott. Filippo SUGAR
Presidente SIAE – Roma
e p.c. Dott. Giovanni PETRUZZELLA
Presidente Antitrust – Roma
Dott. Angelo Marcello CARDANI
Presidente AGCOM – Roma
Dott. Paolo MARZANO
Presidente Comitato Consultivo Permanente per
Il Diritto d’autore - Roma
On. Flavia NARDELLI PICCOLI
Presidente Comm. Cultura Camera Deputati – Roma
On. Dario FRANCESCHINI
Ministro Beni e Attività Culturali - Roma
Dott. Enzo MAZZA
Presidente SCF – Milano
Egregio Presidente SIAE
le scriventi Associazioni sono le maggiormente rappresentative della categoria dei DJ in Italia. I DJ sono, a tutti gli effetti, operatori del settore dello spettacolo, che svolgono un importante ruolo professionale per le attività di intrattenimento musicale all’interno dei locali pubblici, discoteche, pub, discobar, ecc.
In passato l’attività veniva svolta prevalentemente con l’utilizzo di supporti fisici per le pubbliche esecuzioni, partendo dai dischi vinili, nastri magnetici preregistrati e in seguito CD, DVD e più recentemente con l’avvento di nuove tecnologie che hanno radicalmente trasformato tale utilizzo, con file musicali digitali.
I file musicali digitali, acquistati dai negozi on line autorizzati alla vendita, sono legalmente detenuti dai DJ ai fini della esecuzione in pubblico. In altri, spesso frequenti casi, i file musicali sono illegalmente scaricati dalla rete (attraverso i sistemi P2P) e utilizzati, per la pubblica esecuzione, da parte di individui poco inclini al rispetto delle regole del mercato e della legalità.
Le scriventi Associazioni si sono costituite e hanno svolto, in questi ultimi dieci anni, un ruolo di difesa assoluta per la legalità del settore e a protezione di tutti i DJ che svolgono e che intendono svolgere la loro attività legalmente, utilizzando musica originale (sia da supporto fisico, sia da file digitale).
A tal uopo, il 30 settembre 2008, le Associazioni firmatarie suddette e la SIAE sottoscrivevano il protocollo per l’implementazione della licenza sperimentale DJ On Line, strumento che le Associazioni hanno utilizzato al meglio in questi anni per tutelare gli artisti DJ.
Le associazioni, proprio in ragione della strumentalità dell’implementazione della licenza sperimentale per copie lavoro, sin dal 2008 negoziavano e ottenevano la determinazione di un compenso annuo contenuto (€ 200,00 per un database di 2.000 copie lavoro; importo che, negli anni a seguire, veniva mantenuto fisso, nonostante fosse stata aumentata fino a 2.500 copie lavoro la capienza delle opere inseribili nel database). Tale impianto negoziale comportava, altresì, il riconoscimento, per il DJ, dell’esenzione (prevista dall’art. 7 del Regolamento di disciplina del Contrassegno SIAE), dall’obbligo di apposizione del contrassegno stesso per i supporti di lavoro realizzati dai DJ, qualora questi ultimi fossero stati muniti della specifica autorizzazione fornita dalla SIAE, ossia la licenza DJ On line, sul presupposto che la riproduzione abusiva di copie di registrazioni fonografiche, contenenti opere protette dal diritto d’autore, è punita con le sanzioni penali e amministrative previsti dagli articoli 171, 171-ter e 174-bis della Legge speciale sul diritto d’autore.
La licenza DJ On Line ha avuto, quindi, un ruolo determinante nella soluzione della problematica sopra esposta, volto a colmare il vuoto legislativo della c.d. copia tecnica del DJ, contribuendo, altresì, al riconoscimento della qualifica professionale alla categoria DJ, ossia di colui che opera nella legalità e che, va da sé, esegue musica regolarmente acquistata o di cui ha il possesso legittimo (poiché ricevuta direttamente, a titolo gratuito, dal titolare del diritto sul supporto: il produttore fonografico).
Trascorsi quasi dieci anni dalla sottoscrizione del primo protocollo della Licenza DJ On Line, le associazioni DJ considerano ormai anacronistica la forzatura operata dell’allora necessaria estensione del concetto di copia fisica alla copia digitale, considerata, altresì, la totale scomparsa dell’utilizzo del supporto CD per la riproduzione di opere musicali volte all’esecuzione pubblica del DJ.
Le associazioni ritengono, altresì, che sia il momento di attribuire alla categoria dei DJ il diritto di riversare i file musicali lecitamente acquisiti su diversi dispositivi utilizzati per l’esecuzione della musica in pubblico.
Inoltre, le Associazioni scriventi intendono portare avanti l’idea, tutt’altro che peregrina, del riconoscimento di un diritto connesso in capo alla figura del DJ, in quanto soggetto che ricopre la qualifica di artista esecutore di opere dell’ingegno (in linea con quanto sancito dall’art. 80 LdA).
In base all’accordo di licenza sottoscritto tra le Associazioni DJ e la SIAE veniva costituito un Comitato Paritetico, al fine di monitorare e risolvere le controversie che sarebbero potute insorgere con i licenziatari in ordine all’applicazione e all’interpretazione della licenza sperimentale, nonché esaminare ogni caso caratterizzato da specificità.
In data 20.09.17, le associazioni si sono recate in SIAE per la convocazione del Comitato paritetico, manifestando le problematiche sopra esposte che, allo stato, non consentono più di sostenere la validità di un contratto di licenza per l’autorizzazione all’esecuzione in pubblico delle c.d. copie lavoro del DJ.
Preme, tuttavia, sottolineare che il protocollo di accordo tra le associazioni DJ sopra citate e la SIAE è scaduto dallo scorso mese di giugno 2017, ma le stesse hanno comunicato alla società di gestione collettiva la loro disponibilità a continuare a collaborare per garantire la legalità dell’utilizzo della musica eseguita dai DJ in occasione delle loro performance, rendendosi disponibili a nuovi incontri.
E’ bene evidenziare che il suddetto Comitato non ha potuto adempiere in pieno al ruolo previsto nello stesso accordo, per via di una posizione sempre dominante da parte della SIAE che, nei precedenti 4 o 5 anni non ha più mostrato interesse nella convocazione del Comitato.
A seguito poi delle pressanti richieste delle Associazioni, il Comitato veniva convocato per lo scorso mese di dicembre, dove le Associazioni presentavano le loro richieste di adeguamento e aggiornamento della licenza e accettavano la richiesta da parte della Siae di una proroga di sei mesi del Protocollo (con scadenza giugno 2017).
Non ricevendo alcuna comunicazione da parte di SIAE, le associazioni scrivevano al Presidente dell’ente al fine di sollecitare un riscontro in merito alle proprie richieste.
Il Comitato veniva convocato per il 20 settembre 2017 e, in quell’occasione, le Associazioni manifestavano la loro posizione di attuale distanza nei confronti dello strumento negoziale in esame, alla luce delle considerazioni sopra esposte e condivise per mezzo di un comunicato a firma delle scriventi Associazioni.
Sin dal mese di giugno del 2017, si è venuta pertanto a creare una situazione di assurda confusione, per la quale gli artisti non sono in grado di sapere quale comportamento adottare durante lo svolgimento delle performance artistiche in pubblica esecuzione, alla luce dello sviluppo tecnico e del progresso tecnologico dei sistemi di esecuzione pubblica di musica con strumento meccanico.
A tal fine, si è dimostrata inutile la richiesta alla S.V. e alla Direzione Generale di un incontro chiarificatore, volto a risolvere le problematiche sopra esposte.
Per tali motivi, La invitiamo a procedere con cortese urgenza alla convocazione di un tavolo congiunto tra le Associazioni e la SIAE (garantendo la Sua presenza durante l’incontro prefissato), nonché tutti gli altri destinatari, per conoscenza, della presente comunicazione.
In attesa di un urgente riscontro e certi che si riserverà all’argomento tutta l’attenzione che merita, porgiamo distinti saluti.
Associazione A-DJ
Presidente Avv. Deborah DE ANGELIS
Roma
AssoDeeJay – Associazione Nazionale DeeJay – A I E
Presidente – Mario R. DI GIOIA
Albenga (SV)
AID – Associazione Italiana DJ
Valentino Naso
Vetralla (VT)
Presidente SIAE – Roma
e p.c. Dott. Giovanni PETRUZZELLA
Presidente Antitrust – Roma
Dott. Angelo Marcello CARDANI
Presidente AGCOM – Roma
Dott. Paolo MARZANO
Presidente Comitato Consultivo Permanente per
Il Diritto d’autore - Roma
On. Flavia NARDELLI PICCOLI
Presidente Comm. Cultura Camera Deputati – Roma
On. Dario FRANCESCHINI
Ministro Beni e Attività Culturali - Roma
Dott. Enzo MAZZA
Presidente SCF – Milano
Egregio Presidente SIAE
le scriventi Associazioni sono le maggiormente rappresentative della categoria dei DJ in Italia. I DJ sono, a tutti gli effetti, operatori del settore dello spettacolo, che svolgono un importante ruolo professionale per le attività di intrattenimento musicale all’interno dei locali pubblici, discoteche, pub, discobar, ecc.
In passato l’attività veniva svolta prevalentemente con l’utilizzo di supporti fisici per le pubbliche esecuzioni, partendo dai dischi vinili, nastri magnetici preregistrati e in seguito CD, DVD e più recentemente con l’avvento di nuove tecnologie che hanno radicalmente trasformato tale utilizzo, con file musicali digitali.
I file musicali digitali, acquistati dai negozi on line autorizzati alla vendita, sono legalmente detenuti dai DJ ai fini della esecuzione in pubblico. In altri, spesso frequenti casi, i file musicali sono illegalmente scaricati dalla rete (attraverso i sistemi P2P) e utilizzati, per la pubblica esecuzione, da parte di individui poco inclini al rispetto delle regole del mercato e della legalità.
Le scriventi Associazioni si sono costituite e hanno svolto, in questi ultimi dieci anni, un ruolo di difesa assoluta per la legalità del settore e a protezione di tutti i DJ che svolgono e che intendono svolgere la loro attività legalmente, utilizzando musica originale (sia da supporto fisico, sia da file digitale).
A tal uopo, il 30 settembre 2008, le Associazioni firmatarie suddette e la SIAE sottoscrivevano il protocollo per l’implementazione della licenza sperimentale DJ On Line, strumento che le Associazioni hanno utilizzato al meglio in questi anni per tutelare gli artisti DJ.
Le associazioni, proprio in ragione della strumentalità dell’implementazione della licenza sperimentale per copie lavoro, sin dal 2008 negoziavano e ottenevano la determinazione di un compenso annuo contenuto (€ 200,00 per un database di 2.000 copie lavoro; importo che, negli anni a seguire, veniva mantenuto fisso, nonostante fosse stata aumentata fino a 2.500 copie lavoro la capienza delle opere inseribili nel database). Tale impianto negoziale comportava, altresì, il riconoscimento, per il DJ, dell’esenzione (prevista dall’art. 7 del Regolamento di disciplina del Contrassegno SIAE), dall’obbligo di apposizione del contrassegno stesso per i supporti di lavoro realizzati dai DJ, qualora questi ultimi fossero stati muniti della specifica autorizzazione fornita dalla SIAE, ossia la licenza DJ On line, sul presupposto che la riproduzione abusiva di copie di registrazioni fonografiche, contenenti opere protette dal diritto d’autore, è punita con le sanzioni penali e amministrative previsti dagli articoli 171, 171-ter e 174-bis della Legge speciale sul diritto d’autore.
La licenza DJ On Line ha avuto, quindi, un ruolo determinante nella soluzione della problematica sopra esposta, volto a colmare il vuoto legislativo della c.d. copia tecnica del DJ, contribuendo, altresì, al riconoscimento della qualifica professionale alla categoria DJ, ossia di colui che opera nella legalità e che, va da sé, esegue musica regolarmente acquistata o di cui ha il possesso legittimo (poiché ricevuta direttamente, a titolo gratuito, dal titolare del diritto sul supporto: il produttore fonografico).
Trascorsi quasi dieci anni dalla sottoscrizione del primo protocollo della Licenza DJ On Line, le associazioni DJ considerano ormai anacronistica la forzatura operata dell’allora necessaria estensione del concetto di copia fisica alla copia digitale, considerata, altresì, la totale scomparsa dell’utilizzo del supporto CD per la riproduzione di opere musicali volte all’esecuzione pubblica del DJ.
Le associazioni ritengono, altresì, che sia il momento di attribuire alla categoria dei DJ il diritto di riversare i file musicali lecitamente acquisiti su diversi dispositivi utilizzati per l’esecuzione della musica in pubblico.
Inoltre, le Associazioni scriventi intendono portare avanti l’idea, tutt’altro che peregrina, del riconoscimento di un diritto connesso in capo alla figura del DJ, in quanto soggetto che ricopre la qualifica di artista esecutore di opere dell’ingegno (in linea con quanto sancito dall’art. 80 LdA).
In base all’accordo di licenza sottoscritto tra le Associazioni DJ e la SIAE veniva costituito un Comitato Paritetico, al fine di monitorare e risolvere le controversie che sarebbero potute insorgere con i licenziatari in ordine all’applicazione e all’interpretazione della licenza sperimentale, nonché esaminare ogni caso caratterizzato da specificità.
In data 20.09.17, le associazioni si sono recate in SIAE per la convocazione del Comitato paritetico, manifestando le problematiche sopra esposte che, allo stato, non consentono più di sostenere la validità di un contratto di licenza per l’autorizzazione all’esecuzione in pubblico delle c.d. copie lavoro del DJ.
Preme, tuttavia, sottolineare che il protocollo di accordo tra le associazioni DJ sopra citate e la SIAE è scaduto dallo scorso mese di giugno 2017, ma le stesse hanno comunicato alla società di gestione collettiva la loro disponibilità a continuare a collaborare per garantire la legalità dell’utilizzo della musica eseguita dai DJ in occasione delle loro performance, rendendosi disponibili a nuovi incontri.
E’ bene evidenziare che il suddetto Comitato non ha potuto adempiere in pieno al ruolo previsto nello stesso accordo, per via di una posizione sempre dominante da parte della SIAE che, nei precedenti 4 o 5 anni non ha più mostrato interesse nella convocazione del Comitato.
A seguito poi delle pressanti richieste delle Associazioni, il Comitato veniva convocato per lo scorso mese di dicembre, dove le Associazioni presentavano le loro richieste di adeguamento e aggiornamento della licenza e accettavano la richiesta da parte della Siae di una proroga di sei mesi del Protocollo (con scadenza giugno 2017).
Non ricevendo alcuna comunicazione da parte di SIAE, le associazioni scrivevano al Presidente dell’ente al fine di sollecitare un riscontro in merito alle proprie richieste.
Il Comitato veniva convocato per il 20 settembre 2017 e, in quell’occasione, le Associazioni manifestavano la loro posizione di attuale distanza nei confronti dello strumento negoziale in esame, alla luce delle considerazioni sopra esposte e condivise per mezzo di un comunicato a firma delle scriventi Associazioni.
Sin dal mese di giugno del 2017, si è venuta pertanto a creare una situazione di assurda confusione, per la quale gli artisti non sono in grado di sapere quale comportamento adottare durante lo svolgimento delle performance artistiche in pubblica esecuzione, alla luce dello sviluppo tecnico e del progresso tecnologico dei sistemi di esecuzione pubblica di musica con strumento meccanico.
A tal fine, si è dimostrata inutile la richiesta alla S.V. e alla Direzione Generale di un incontro chiarificatore, volto a risolvere le problematiche sopra esposte.
Per tali motivi, La invitiamo a procedere con cortese urgenza alla convocazione di un tavolo congiunto tra le Associazioni e la SIAE (garantendo la Sua presenza durante l’incontro prefissato), nonché tutti gli altri destinatari, per conoscenza, della presente comunicazione.
In attesa di un urgente riscontro e certi che si riserverà all’argomento tutta l’attenzione che merita, porgiamo distinti saluti.
Associazione A-DJ
Presidente Avv. Deborah DE ANGELIS
Roma
AssoDeeJay – Associazione Nazionale DeeJay – A I E
Presidente – Mario R. DI GIOIA
Albenga (SV)
AID – Associazione Italiana DJ
Valentino Naso
Vetralla (VT)