Wall Street Journal, New York Times e numerosi altri media attendono un imminente annuncio da parte di Google: pare infatti che il colosso americano, alla rincorsa di Amazon e del suo Cloud Drive, abbia deciso di forzare il lancio anticipato del servizio Google Music, in versione parziale, senza tuttavia aver raggiunto i necessari accordi con le etichette; in particolare, “un paio di majors – ha dichiarato Zahavah Levine, Director of Content Partnerships di Google – sono meno concentrate sull’innovazione e più sulla richiesta di condizioni contrattuali irragionevoli e insostenibili”.
Music Beta by Google, questo il nome provvisorio, permetterà agli utenti invitati (nei soli Stati Uniti) di caricare musica in un locker online e di riprodurla via web o su dispositivi Android, per un uso finale limitato esclusivamente a riproduzioni personali; aggiornamenti futuri prevedono l’acquisto in download e la condivisione.
Il numero di brani accettati per l’upload gratuito sarebbe limitato per il momento a 20mila. Maggiori dettagli saranno rivelati in una conferenza stampa prevista in data odierna.
Fonte: www.assodeejay.it
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