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ROMA – VITTORIA PER I DJ. DA OGGI SONO ARTISTI A CUI SPETTA UNA QUOTA SUI DIRITTI MUSICALI
Gio 23 Lug 2015 - 22:34


Mario Di Gioia Presidente Assodeejay
ROMA - Il deejay? E’ un artista, interprete ed esecutore di musica e, quindi, partecipa alla ripartizione dei proventi dei diritti musicali. Dopo una lunga battaglia condotta da Assodeejay, il Nuovo Imaie (Nuovo Istituto mutualistico Artisti Interpreti o Esecutori) ha concesso questo importante riconoscimento: anche i deejay parteciperanno alla suddivisione dei diritti musicali, una “torta” di circa 20 milioni di euro. “E’ stata una battaglia lunga e difficile, portata avanti sulla base della legge 100/2010 – spiega Mario Di Gioia, presidente nazionale di Assodeejay – , perché non si riusciva a far capire il ruolo del deejay come artista che interpreta e compone musica. Invece, anche il semplice riproporre musiche già note in forma diversa vuol dire comporre e interpretare”. Una grande vittoria per la categoria dei deejay che avranno anche un piccolo riconoscimento economico per il loro lavoro, legato alla distribuzione della musica da loro prodotta.
L’erogazione dei contributi che spettano ai deejay è già iniziata: i primi due ad averli ricevuti sono il parmigiano Massimo Testa e il fiorentino Diego Cascio, ai quali si è aggiunto Francesco Valerio Rossi, un dj che produce e interpreta musica latina. Per Mario Di Gioia questa battaglia, che lui stesso definisce una “battaglia di legalità”, non è affatto conclusa. “I deejay sono tenuti fuori dalla gestione del Nuovo Imaie, ma non ci arrendiamo e presenteremo una nostra lista per entrare nella gestione dell’ente.
E’ lì che si decide con che criteri spartire la torta di 20 milioni di diritti – spiega ancora Di Gioia – . Per me il 50% dei diritti dovrebbero andare ai deejay perché la musica da discoteca è quella che ha più appeal sul pubblico, anche se non tutti sono disposti ad ammetterlo. Attualmente il 70% dei diritti non sono ripartiti e vengono utilizzati solo in piccola parte per attività di promozione della musica”.
La domanda è “a chi vengono destinati i fondi per la promozione? Per quale motivo non riusciamo ad ottenere la pubblicazione dei bilanci dell’Ente con le relative note integrative?”
Fonte: Newsitalialive.it
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Re: ROMA – VITTORIA PER I DJ. DA OGGI SONO ARTISTI A CUI SPETTA UNA QUOTA SUI DIRITTI MUSICALI
Gio 23 Lug 2015 - 22:45
adesso devi pagare da bere

- MAX TESTAAdmin
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Re: ROMA – VITTORIA PER I DJ. DA OGGI SONO ARTISTI A CUI SPETTA UNA QUOTA SUI DIRITTI MUSICALI
Gio 23 Lug 2015 - 22:50
...cioè, io faccio prendere a te dei soldi sotto forma di diritti x DJ (e non sei neanche iscritto) e IO ti devo pagare da bere?






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Re: ROMA – VITTORIA PER I DJ. DA OGGI SONO ARTISTI A CUI SPETTA UNA QUOTA SUI DIRITTI MUSICALI
Ven 24 Lug 2015 - 13:30
Adesso controllo sul mio conto in Svizzera se c'è qualche accredito 😂

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Re: ROMA – VITTORIA PER I DJ. DA OGGI SONO ARTISTI A CUI SPETTA UNA QUOTA SUI DIRITTI MUSICALI
Ven 24 Lug 2015 - 15:49


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Re: ROMA – VITTORIA PER I DJ. DA OGGI SONO ARTISTI A CUI SPETTA UNA QUOTA SUI DIRITTI MUSICALI
Lun 3 Ago 2015 - 12:31
http://www.assodeejay.it/dal-corriere-della-sera-i-dj-artisti.lits1c249.htm
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Corriere della sera: E ora anche i deejay incassano i diritti musicali
Lun 3 Ago 2015 - 18:30
Grazie Mario, riprto qui l'articolo del Corriere della Sera:

Finalmente anche i deejay partecipano alla ripartizione dei proventi dei diritti musicali.
Si tratta di un mercato pari a circa 20 milioni di euro, dal quale sinora erano stati esclusi.
“Il nostro lavoro non comporta semplicemente la riproduzione della musica, ma anche la creazione di nuovi brani – spiega Mario Di Gioia, presidente nazionale di Assodeejay – Per esempio nel momento in cui mixo due canzoni diverse, utilizzando la base dell’una e la voce dell’altra, compongo un brano nuovo e posso, pertanto, beneficiare dei diritti concessi agli interpreti e agli esecutori”.
L’erogazione dei contributi che spettano ai deejay è già iniziata: i primi due ad averli ricevuti sono Massimo Testa e Diego Cascio, ai quali si è aggiunto Francesco Valerio Rossi.
Non sono certo grandi cifre.
“Un giovane, in questo modo, può guadagnare al massimo qualche centinaio di euro. In ogni caso è una grande vittoria per la categoria, che finalmente ha un riconoscimento economico, seppure piccolo, per la distribuzione della musica prodotta”.
I tempi di pagamento non sono velocissimi e si attestano intorno ai 12 mesi.
E’, infatti, necessario che l’ente preposto – Nuovo Imaie (Nuovo Istituto mutualistico Artisti Interpreti ed Esecutori) – suddivida correttamente le quote.
Continua, però, a restare fuori dai conteggi (e dunque non remunerata) la musica che viene creata ad hoc in occasione delle serate dal vivo.
In altri termini il mashup venduto su cd oppure on line usufruisce dei così detti diritti connessi, mentre quello realizzato durante la serata in discoteca ne è escluso.
“Questa è un tema sul quale intendiamo tornare alla carica al più presto. Anche nel caso della musica live, si tratta di brani creati ad hoc”.
Ma non è certo l’unica battaglia che Assodeejay ha ingaggiato con il Nuovo Imaie.
“Sino ad ora i deejay sono stati tenuti fuori dalla gestione dell’ente. E’ lì che si decide con quali criteri spartire la torta di 20 milioni. Riteniamo fondamentale partecipare e, per questo, presenteremo una nostra lista”.
Un altro aspetto importante riguarda la ripartizione dei 120 milioni di euro rimasti in cassa all’Imaie.
Dopo lo scioglimento dell’ente, avvenuto nel 2009, la somma è stata congelata e non è mai stata corrisposta agli aventi diritto.
Fonte: Corriere della sera / Blog

Finalmente anche i deejay partecipano alla ripartizione dei proventi dei diritti musicali.
Si tratta di un mercato pari a circa 20 milioni di euro, dal quale sinora erano stati esclusi.
“Il nostro lavoro non comporta semplicemente la riproduzione della musica, ma anche la creazione di nuovi brani – spiega Mario Di Gioia, presidente nazionale di Assodeejay – Per esempio nel momento in cui mixo due canzoni diverse, utilizzando la base dell’una e la voce dell’altra, compongo un brano nuovo e posso, pertanto, beneficiare dei diritti concessi agli interpreti e agli esecutori”.
L’erogazione dei contributi che spettano ai deejay è già iniziata: i primi due ad averli ricevuti sono Massimo Testa e Diego Cascio, ai quali si è aggiunto Francesco Valerio Rossi.
Non sono certo grandi cifre.
“Un giovane, in questo modo, può guadagnare al massimo qualche centinaio di euro. In ogni caso è una grande vittoria per la categoria, che finalmente ha un riconoscimento economico, seppure piccolo, per la distribuzione della musica prodotta”.
I tempi di pagamento non sono velocissimi e si attestano intorno ai 12 mesi.
E’, infatti, necessario che l’ente preposto – Nuovo Imaie (Nuovo Istituto mutualistico Artisti Interpreti ed Esecutori) – suddivida correttamente le quote.
Continua, però, a restare fuori dai conteggi (e dunque non remunerata) la musica che viene creata ad hoc in occasione delle serate dal vivo.
In altri termini il mashup venduto su cd oppure on line usufruisce dei così detti diritti connessi, mentre quello realizzato durante la serata in discoteca ne è escluso.
“Questa è un tema sul quale intendiamo tornare alla carica al più presto. Anche nel caso della musica live, si tratta di brani creati ad hoc”.
Ma non è certo l’unica battaglia che Assodeejay ha ingaggiato con il Nuovo Imaie.
“Sino ad ora i deejay sono stati tenuti fuori dalla gestione dell’ente. E’ lì che si decide con quali criteri spartire la torta di 20 milioni. Riteniamo fondamentale partecipare e, per questo, presenteremo una nostra lista”.
Un altro aspetto importante riguarda la ripartizione dei 120 milioni di euro rimasti in cassa all’Imaie.
Dopo lo scioglimento dell’ente, avvenuto nel 2009, la somma è stata congelata e non è mai stata corrisposta agli aventi diritto.
Fonte: Corriere della sera / Blog
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