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    Shalamar

    Carlo S.
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    Messaggio Da Carlo S. Mer 23 Mar 2011 - 16:34

    La storia degli Shalamar comincia nel 1977, quando Dick Griffey, che lavorava per lo show televisivo R&B Soul Train, e Simon Soussan, un veterano della scena soul della Gran Bretagna, decise di pubblicare un singolo nella nuova etichetta "Soul Train Records".

    Il brano in questione fu "Uptown festival", tratto da un album omonimo, un disco medley della Motown registrato usando una selezione di cantanti e musicisti della locale sezione di L.A. Rilasciato sotto il nome degli Shalamar, il disco raggiunse i Top 30 da entrambe le parti dell'Atlantico, il che fece capire a Griffey di aver creato un gruppo di successo.

    Venne annunciato alla Soul Train che lo show stava creando un proprio gruppo, e attraverso pressioni pubbliche, due dei più popolari danzatori dello spettacolo furono "reclutati": Jody Watley (Chicago, Illinois, 30-01-1959) e Jeffrey Daniels (Los Angeles, California, 24-08-1955).

    Il trio fu completato da Gerald Brown, poi rimpiazzato ai primi del 1978 da Howard Hewett (Akron, Ohio, 1-10-1955). Più tardi, sempre in quell'anno, la Soul Train cambiò il proprio nome in Solar Record (Sound Of Los Angeles Records) e produsse "Disco Gardens", a cui partecipò lo scrittore-produttore Leon Sylvers III, che presentò il successo "Take That To The Bank". Il loro terzo album "Big Fun" seguì presto includendo "I Owe You One" e "The Second Time Around".

    Entrambi furono un successo istantaneo raggiungendo i vertici della classifica R&B nel 1979 e la Top Ten nella Billboard's Hot 100. "Three For Love" fu pubblicato un anno dopo.

    In esso figurano "Make That Move", "This Is For The Lover In You" e "Full Of Fire", mentre l'album "Go For It" del 1981 includeva "Sweeter As The Days Go By". Nel 1982 con l'uscita dell'album "Friends", gli "Shalamar" finalmente raggiunsero la consacrazione nella classifica pop britannica.

    Dall'album furono tratti 4 singoli: "I Can Make You Feel Good" (No.7), "A Night To Remember" (No.5), "There It Is" (No.5) e il titolo che dava il nome all'album che raggiunse la posizione numero 12.

    Per "The Look", una raccolta di gruppi anni 70 della Solar, venne mantenuto lo stesso appeal dance commerciale e i singoli, "Dead Giveaway", "Disappearing Act" e "Over And Over" continuarono a fare un'ottima impressione nei mercati americani e inglesi. Nonostante ciò, poco dopo che l'album venne rilasciato nel 1984, sia Jody Watley che Jeffrey Daniels decisero di aver oltrepassato i confini del gruppo e lasciarono per curare i propri interessi personali. Daniels, che aveva di recente divorziato dalla cantante soul Stephanie Mills dopo un matrimonio durato solo un anno, si spostò a Londra dove prese parte a uno stage alla Starlight Express.

    Anche Watley andò a Londra dove, dopo un'esperienza con l'etichetta Phonogram, si iscrisse alla MCA e pubblicò una manciata di album che includevano numerosi hits internazionali: "Real Love" e "Looking For A New Love" grazie ai quali vinse il premio come migliore artista ai Grammy Award del 1987.

    Rimpiazzati i due elementi con Micki Free e Delisa Davis, un'ex Miss Tennessee, la prima uscita fu subito un successo. "Don't Get Stopped In Beverly Hills", una traccia utilizzata da Eddie Murphy nel suo film Beverly Hills Cop, vinse il Grammy Award. L'album, "Heartbreak", includeva anche i successi "Amnesia", "My Girl Loves Me" e, dalla colonna sonora di Footloose, "Dancing In The Sheets".

    Nel 1986 Howard Hewett si staccò per intraprendere una carriera da solista acclamata dalla critica, rovinando una ritrovata confidenza nel gruppo. Sidney Justin, un ex defensive-back di football americano con i LA Rams, ricompose il trio continuando a produrre titoli, che ebbero però un successo minore.

    Essi furono "Deadline USA", prodotto da Giorgio Moroder e incluso nella colonna sonora del film D.C. Cabs, e "Circumstantial Evidence", scritto e prodotto da LA & Babyface e tratto da un album omonimo.

    I giorni di gloria comunque erano finiti, ma non i ricordi per tanti successi e meravigliosi traguardi che il gruppo seppe raggiungere. Fonte Disco revival.


















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