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3 partecipanti

    Hip Hop , Rap e Golden Age

    MAX TESTA
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    Hip Hop , Rap e Golden Age Empty Hip Hop , Rap e Golden Age

    Messaggio Da MAX TESTA Lun 1 Ott 2007 - 18:14

    Rap ed Hip-hop si evolvono dalla discomusic e dominano i ghetti neri americani ancora oggi.

    E' la loro musica e nonostante anche oggi ci siano numerosi gruppi hip-hop bianchi e europei, penso che il fenomeno più genuino è e rimarrà afroamericano.

    La musica hip-hop è volutamente a battuta bassa per consentire l'esprimersi di contenuti di valore sociale impegnato e le evoluzioni gestuali di chi la vuole ballare.

    Ballare hip-hop non è facile neanche oggi che la breakdance non è così di moda.

    I primi pezzi hip-hop riutilizzano campionamenti di notissimi brani disco, come quelli degli Chic, ma poi si appropriano anch'essi delle sonorità house e techno adattate ad un sound più rarefatto.

    Per la sua origine, ancora oggi la musica hip-hop può avere una connotazione politica e per ciò è discriminata nel contesto in cui nasce, ma fuori dagli Stati Uniti invece vende tantissimo e si lascia ballare.

    Una caratteristica importante nella musica hip-hop è l'uso dello scratch al vinile che è quasi una firma di appartenenza al genere e ne rappresenta la tecnica privilegiata per i mixaggi più complessi.


    Fino ad allora, il modo di fare rap era ampiamente basato sulla mescolanza di breaks e musica elettronica.

    L'arrivo sulla scena dei Run-DMC rivoluzionò il genere: il loro stile fatto di un suono scarno ed essenziale ma potente ed infarcito di riff di chitarra, diviene ben presto un nuovo punto di riferimento.

    I Run-DMC segneranno l'inizio dell'età dell'oro dell'hip hop, divenendo il primo gruppo a salire alla ribalta del mainstream musicale cavalcando il crescente successo di un genere che avevano contribuito a rendere efficace.

    Il rap diviene così un genere magmatico ed in velocissima evoluzione, anche i contenuti cambiano: riprendendo modelli giamaicani, i testi divengono più espliciti, con molte oscenità, ma spaziando fino alla denuncia sociale, a volte caricata di violenza.

    Alla fine del decennio apparvero nuovi stili e sottogeneri dell'hip hop, e questa musica ottenne così altra popolarità.

    I musicisti di genere collaborarono anche con gruppi rock, e diedero vita anche a generi come conscious hip hop, jazz rap e gangsta rap.

    I Beastie Boys uno dei gruppi più importanti del golden age hip hop.Fino alla prima metà degli anni ottanta, il rap è terra di conquista per afroamericani.

    Il 1986, oltre a vedere il successo dei Run-DMC porta alla ribalta il primo gruppo rap formato da bianchi: i Beastie Boys, provenienti da esperienze hardcore punk ed affiancati dal produttore Rick Rubin (che già aveva lavorato con i Run-DMC).

    Il loro primo album, Licensed To III, diviene vendutissimo in breve tempo, dimostrando così che il rap (come altri generi prima di lui, ad esempio il jazz o il rock) può diventare linguaggio universale.

    Quello che invece rimane difficile da estirpare nel genere è una sorta di machismo, unito ad una sostanziale ostilità verso le donne: sono poche quelle che riescono ad affermarsi in un ambiente dove effettivamente vengono spesso prese in
    considerazione solo dal punto di vista sessuale, Ice-T disse "Fin dall'inizio della mia carriera mi hanno accusato di sessismo perché sono sincero e dico apertamente com'e' che gli uomini vedono le donne.

    Un sessista vede le donne semplicemente come pezzi di carne.

    Il fatto è che gli uomini guardano le sporgenze delle donne, e le donne guardano le sporgenze degli uomini.

    Questo è sessismo?".

    La presenza femminile comunque non si scoraggiò arrivando al successo ugualmente: grazie a Queen Latifah e, più recentemente, Lil'Kim e Missy Elliott.

    Nel 1987, solo un anno dopo il successo di Beastie Boys e Run-DMC, il mondo del rap fu nuovamente scosso da un vero e proprio terremoto come i Public Enemy (nome mutuato da una canzone di James Brown, Public Enemy n.1, dedicata all'eroina).

    In un periodo in cui l'ascesa del rap creava figure inconsistenti fatte di immagini ricorrenti (catene d'oro, medaglioni, borchie) e molti rappers erano ormai delle parodie di se stessi, i Public Enemy si fecero avanti armati di sveglie al collo e
    delle tesi e le ideologie di Malcolm X e dell'Islam, sfornando rime politiche e ricche di figure retoriche.

    E proprio i Public Enemy, insieme a N.W.A., Ice Cube, Ice-T, sono responsabili della trasformazione del rap nella Black CNN (termine coniato da Chuck D), sistema di informazione della gente di colore: nei dischi i testi si
    fanno polemici e politicizzati, compaiono testi di denuncia, i video diventano un incitamento alla rivolta, spesso scontrandosi con la rigida censura americana.

    Questo sancisce inevitabilmente l'esplosione della violenza nei ghetti neri, e questo finisce inevitabilmente per
    interessare anche il dorato mondo di Hollywood, che approfitta dando vita a varie pellicole fra cui ricordiamo "Colors", "New Jack City", "Boyz'n The Hood", "Juice".

    Tramontata l'epoca dei Public Enemy, il cui Greatest Misses si rivela un vero e proprio buco nell'acqua, sono
    già pronti a salire sul palco nuovi artisti.

    Fra questi vi sono De La Soul e Jungle Brothers, che fissano nuove tendenze sia nei testi che nell'aspetto, e si fanno largo nuove filosofie basate su simboli di pace.

    Alcuni rappers, come per esempio KRS-One, si trasformano da gangster in sostenitori di movimenti che mirano a fermare la violenza.

    L'hip hop/rap è discendente di generi quali funk (James Brown e i suoi rappin'-sermoni), gospel, soul, blues e più direttamente del talking blues.

    Sorse intorno al 1973 nel Bronx, località sulla terraferma di New York, dove era nata una gang chiamata Organization e ben presto conosciuta come Zulu Nation di cui ricordiamo il primo MC della storia Coke La Rock.

    La maggior parte delle tematiche derivava direttamente dalla tradizione africana a giamaicana.

    Le principali ere storiche dell'hip hop/rap sono quella old school hip hop (1970-1985), dagli esordi al debutto in mainstream, e quella golden age hip hop (1985-1993), in cui iniziarono a riscuotere successi sia il movimento East Coast che quello West Coast.

    Allora cominciò anche la storia moderna del genere, con la nascita di gangsta rap e G-funk, di derivazione West Coast.

    Gli anni dal 1993 ad oggi riguardano hardcore hip hop, "bling-bling", gli stili underground e i successi in ambito mainstream, che definiscono in larga parte l'hip hop moderno.

    Nei primi anni settanta, presso le feste di strada di New York, personaggi come DJ Kool Herc cominciarono a campionare e separare le sezioni ritmiche di vari brani, di generi come funk, soul, R&B e disco music.

    Le radici di queste canzoni risalgono a metà degli anni cinquanta, quando il celebre cantante e compositore James Brown citò Little Richard e la sua band tra i primi a praticare il funk su basi rock.

    Siffatti brani furono usati per i – "breakbeats" dai dj.

    Questi facevano ballare la gente ai party, nei giardini pubblici o lungo le spiagge semplicemente esibendosi con il loro dj set e mixando basi e dischi.

    Con l'aumento di popolarità di questa musica, i cantanti iniziarono a parlare sui ritmi campionati e divennero noti come "MC", abbreviazione di "Master of Ceremonies".

    Essi avevano una rima facile e la capacità di seguire il dj anche durante i passaggi più impegnativi, utilizzando le proprie abilità liriche sulle parti non cantate dei dischi.

    Il primo ruolo dell'mc era quello di introdurre il dj e la sua musica e di attirare l'attenzione del pubblico.

    Gli mc iniziarono ad introdurre frasi non cantate nelle canzoni, ad invitare l'audience a ballare, a salutare gli spettatori, ma anche a pronunciare giochi di parole ed aneddoti.

    Alla fine questa pratica si affinò e divenne nota come "rapping". Tutto ciò non aveva però il benché minimo peso discografico, trattandosi di improvvisazioni e non di prodotti confezionati in studio.

    Nel 1979 uscì la prima grande produzione commerciale di genere: "Rapper's Delight" della Sugarhill Gang, che entrò ai primi 40 posti di Billboard. 'Rapper', termine che indica chi pratica il rapping, derivò proprio da questa canzone.

    Allora ebbe successo anche "King Tim III (Personality Jock)" della Fatback Band, dedicata prevalentemente a funk e disco.

    L'uscita del disco della Sugarhill Gang è quindi significativa perché contribuì a diffondere questo genere, relativamente nuovo, presso una vasta schiera di persone che non erano direttamente coinvolte nel clima culturale newyorkese e delle zone limitrofe, ovvero la patria del genere; da lì in poi fu molto più facile far conoscere questo modo di fare musica.

    Negli anni ottanta l'hip hop iniziò a diversificarsi e a svilupparsi in una forma più complessa.

    Nello stesso tempo sorsero tecniche più sofisticate, come scratching e campionamenti.
    Nel 1980 arrivò al successo un altro grande nome, Kurtis Blow.

    Seguì Grandmaster Flash con i suoi Furious Five, nel 1982, che aprirono la strada al rap impegnato a partire da The Message, brano scritto da Melle Mel.


    Ultima modifica di MAX DEEJAY il Gio 4 Set 2014 - 8:24 - modificato 1 volta.
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    Hip Hop , Rap e Golden Age Empty Re: Hip Hop , Rap e Golden Age

    Messaggio Da Rikard Dom 2 Set 2012 - 21:46

    aspetta frena un'attimo non mi pare che l'hip hop sia partito subito con la golden age missa che hai un concetto sbagliato di golden age hip hop per la golden age c'era agli inizi degli anni 90 ed è finita dopo l'album the chronic di "Dr Dre" e l'up in smoke tour che è un tour epico,i run DMC sono old school e il rest che hai detto è giusto solo che hai un pò confuso la golden age con la old school.
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    Hip Hop , Rap e Golden Age Empty Re: Hip Hop , Rap e Golden Age

    Messaggio Da Carlo S. Dom 2 Set 2012 - 22:40

    Rikard ha scritto:aspetta frena un'attimo non mi pare che l'hip hop sia partito subito con la golden age missa che hai un concetto sbagliato di golden age hip hop per la golden age c'era agli inizi degli anni 90 ed è finita dopo l'album the chronic di "Dr Dre" e l'up in smoke tour che è un tour epico,i run DMC sono old school e il rest che hai detto è giusto solo che hai un pò confuso la golden age con la old school.



    Be forse pure te hai un concetto sbagliato di Golden Age riferito all'Hip Hop e al Rap Smile In poche parole Golden Age e stato il periodo d'oro del genere(vuol dire quello) ,e non mi sembra che da questo articolo come da altri in rete si capisce che sia così. Laughing Penso che pure te sia d'accordo che i primi anni settanta sono l'inizio del fenomeno Hip Hop,che non dimenticarti prese spunto dai generi funk,jazz e soul da cui gli artisti prendevano i break più tosti,questo periodo potremo chiamarlo "vecchia scuola"(old school).
    I Run DMC per me vengono dopo,e certamente gli associo al periodo Golden Age.
    Questo è il mio pensiero,supportato anche da quello che si capisce dall'articolo in questione ,ed anche da quello che c'è in rete,e forse anche da un pochino di cultura musicale che credo di possedere.
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    Hip Hop , Rap e Golden Age Empty Re: Hip Hop , Rap e Golden Age

    Messaggio Da Rikard Mer 5 Set 2012 - 13:45

    il funk nel rap entrò quando inizio la west coast con il nome di G funk non nella old school poi scusami mi son sbagliato sui run DMC sono golden age ma il funk è entrato nel rap nella golden age precisamente quando è entrata anche la westcoast(Los Angeles,California).

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