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    I DIECI (falsi) MITI DELLA MUSICA IN RETE

    MAX TESTA
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    Messaggio Da MAX TESTA Dom 18 Mag 2008 - 19:17

    tratto da www.fimi.it


    1. L’industria discografica e le associazioni che la rappresentano sono contro internet e soprattutto contro mp3.

      FALSO, la posizione dell’industria non è assolutamente contro internet o contro mp3 come innovazione tecnologica. Da sempre l’industria musicale vive di tecnologia, tanto che è stata la prima a scegliere il formato CD per diffondere musica ad alta qualità.
      L’industria è contro l’utilizzo illecito della tecnologia. Non importa che si tratti di mp3 o di altro formato di compressione, ovvero di un diverso supporto fonografico, di tipo analogico o digitale; la distribuzione di musica senza autorizzazione è un’attività che va comunque combattuta.
      Internet e la possibilità di scaricare brani musicali dalla rete costituiranno una parte essenziale del futuro dell’industria discografica. Ma tutto questo dovrà avvenire con la garanzia che chi ha prodotto il brano, gli artisti e gli autori ricevano un’adeguata tutela.
      L’industria discografica partecipa attivamente al processo tecnologico tanto che è stata promotrice del forum SDMI.
    2. Quando un sito non rende noto che il materiale contenuto è protetto dalle leggi sul diritto d’autore (copyright) significa che è possibile scaricare i brani.

      FALSO, la mancanza di un’avvertenza sul fatto che il materiale disponibile sul sito sia protetto dal diritto d’autore non significa che esso non goda di tutela. La legge sul diritto d’autore tutela infatti tutte le opere dell’ingegno di carattere creativo, per il solo fatto della creazione, ed a prescindere dall’adempimento di qualunque formalità (deposito, registrazione, etc.).
    3. Se inserisco le seguenti indicazioni nel mio sito posso consentire a chiunque di scaricare brani musicali senza che io debba ottenere l’autorizzazione dai titolari dei diritti:

      - Potete scaricare i brani ma dovrete cancellarli trascorse 24 ore
      - Per poter scaricare i brani da questo sito dovete disporre del cd originale
      - I brani possono essere scaricati solo per uso personale
      - I brani presenti nel sito sono solo a scopo promozionale, provvedete ad acquistare i cd originali.


      FALSO, senza l’autorizzazione del titolare dei diritti non è possibile ascoltare, riprodurre (in modo permanente o temporaneo), diffondere,distribuire o comunque rendere disponibili su un sito Internet file musicali protetti, siano essi completi o parziali.
      Nessuna delle formule indicate sopra o similari sono in grado di esimere da responsabilità (civile e penale) né colui che offre i brani musicali sul proprio sito Internet, né colui che ne usufruisce in violazione della legge sul diritto d’autore.
    4. Inserire nel mio sito brani musicali tratti dai cd che ho acquistato è come fare una copia personale di un cd.

      FALSO, l’inserimento in Internet di brani musicali non equivale affatto ad effettuarne una copia personale, dal momento che in tal modo si rende disponibile il brano ad un numero potenzialmente infinito di utenti. Questi potranno ascoltare il brano medesimo a loro piacimento semplicemente accedendo al sito, così che l’acquisto del brano musicale o il suo ascolto via radio divengono totalmente superflui.
    5. E’ legale consentire dei link dal proprio sito a siti che consentono di scaricare brani musicali.

      FALSO, anche il sistema di linking del proprio sito potrebbe costituire violazione della legge sul diritto d’autore, come già ritenuto da diversi corti europee e americane (v. il caso scozzese Shetland Time Ltd.v. Dr. Jonathan Wills and Another ed i casi tedeschi decisi dal tribunale di Amburgo il 12 maggio 1998 e dal tribunale di Francoforte il 27 maggio 1998).
    6. Se trasferisco il mio sito fuori dall’Italia non sono perseguibile in base alla normativa italiana.

      FALSO, dal momento che i siti sono visibili a partire da qualunque territorio, ciò significa che il compimento di attività illecite è perseguibile sia secondo la legge e da parte dei giudici in cui il sito si trova, sia secondo la legge e da parte dei giudici italiani.
    7. Se per rendere disponibili brani musicali dal mio sito non chiedo denaro, ovvero non svolgo nessuna attività a fine di lucro, non posso essere perseguito.

      FALSO, senza autorizzazione non posso né riprodurre né distribuire materiale protetto da copyright, a prescindere dal conseguimento di un profitto. Queste attività producono infatti in ogni caso un danno economico gravissimo ai legittimi titolari dei diritti.
    8. E’ sufficiente ottenere una licenza dalla SIAE per offrire musica dal proprio sito.

      FALSO, con la licenza SIAE ho ottenuto solo il consenso dell’autore il cui repertorio è tutelato della Società degli Autori e degli Editori, ma per poter riprodurre un brano musicale devo ottenere anche l’autorizzazione del produttore (casa discografica) e dell’artista interprete esecutore che sono titolari di diritti autonomi ed esclusivi.
    9. In fondo rendendo disponibili in rete i brani musicali dei miei artisti preferiti non faccio altro che aiutarli nella promozione.

      FALSO, ogni artista ha il diritto di vedere riconosciuta una remunerazione per la propria creatività e soprattutto si riserva il diritto di scegliere come e dove promuovere un proprio brano. Senza l’autorizzazione dell’artista e della casa discografica non posso riprodurre e distribuire brani musicali.
    10. Il service provider che ospita un sito con brani musicali non autorizzati non è responsabile.

      FALSO, il titolare dei diritti può sempre agire contro il service provider per sequestrare il sito o il materiale in violazione presente sul sito, e può inibire al service provider la continuazione dell’illecito. Se il service provider partecipa alla violazione, ovvero, pur avendone avuto conoscenza, non si attiva per impedire la continuazione, vi può essere anche una responsabilità concorrente nel risarcimento dei danni o eventuali altre sanzioni.


    tratto da www.fimi.it



    La vita non si misura dai respiri che facciamo ma dai momenti che ci tolgono il respiro

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