Subito dopo la sua entrata nel gruppo, Mercury decide di cambiare il nome della band in Queen.
Nel 1971, dopo aver provato nelle prime esibizioni alcuni bassisti, la band decide di assumere definitivamente John Deacon.
Lo stemma della band (disegnato dal frontman Freddie Mercury) è di grande forza evocativa, ed include i segni zodiacali dei quattro componenti sovrastati da un'araba fenice, uccello mitologico conosciuto per la capacità di ritornare in vita dalle sue stesse ceneri, scelta in segno di immortalità e speranza.
Il logo è composto da due leoni (Roger Taylor e John Deacon) a presidiare la corona della regina (Queen, appunto), un granchio per il segno del cancro (Brian May) e due fate che rappresentano la vergine (Freddie Mercury).
Nell'estate del 1973 i Queen pubblicano il loro primo album, dall'omonimo titolo.
L'uscita dell'album è anticipata dalla pubblicazione del singolo Keep Yourself Alive, che però non raggiunge un'alta posizione in classifica, anzi viene definito addirittura "osceno" dai critici del magazine Rolling Stone.
A distanza di anni dalla sua pubblicazione però, Queen sarà considerato un ottimo album d'esordio.
L'album contiene anche una versione strumentale di Seven Seas of Rhye.
Nel febbraio del 1974 vede la luce Queen II, il loro secondo album, diviso in due, Lato Bianco (White Side) e Lato Nero (Black Side), composti rispettivamente da Brian May e Freddie Mercury con un contributo di Roger Taylor nel White Side.
Il singolo estratto sarà la versione cantata di Seven Seas of Rhye, loro prima hit, che raggiungerà in Gran Bretagna la top ten, piazzandosi alla decima posizione della classifica.
Il 1974 fu un anno fecondo per la formazione inglese perché nell'ottobre dello stesso anno pubblicherà:
Sheer Heart Attack, terzo album in studio.Composto da una notevole varietà di stili musicali, il singolo più famoso tratto dall'album sarà Killer Queen che raggiungerà la seconda posizione in Gran Bretagna.
La varietà di generi musicali passa dall'heavy metal di Now I'm Here e
Stone Cold Crazy (ricantata dai Metallica in seguito), all'hard rock di
Brighton Rock e Tenement Funster, alle ballate di Dear Friends, fino ad un accenno di reggae con Bring Back That Leroy Brown.
Il 1975 è l'anno dell'affermazione.
I Queen passeranno molto tempo in sala di registrazione, ben sei studi di produzione, con la guida del produttore Roy Thomas Baker e partoriranno l'album A Night at the Opera, l'album più costoso dell'epoca.
Il titolo è ispirato all'omonimo film dei fratelli Marx ed è considerato il loro album più famoso.
Contiene la loro canzone più celebre, Bohemian Rhapsody, scritta da Freddie Mercury.
Inoltre, la canzone era accompagnata da quello che fu definito il primo videoclip della storia e rimase per ben nove settimane consecutive al primo posto della classifica inglese.
L'album è considerato il culmine del glam rock.
Notevoli anche i brani scritti dagli altri componenti, come I'm In Love With My Car di Roger Taylor, che sfodera una intensa prestazione vocale,
'39 e The Prophet's Song di Brian May e You're My Best Friend di John Deacon, sua seconda composizione per la band e settimo posto nella classifica inglese.
Quest'album sarà il loro primo successo negli Stati Uniti.
Nel 1976, dopo aver ottenuto grandissimo successo di critica e pubblico, i Queen si esibiscono in un concerto gratuito ad Hyde Park, a Londra, dove si radunano circa 150.000 persone, un record data l'epoca.
In tale occasione vengono presentati anche dei brani appartenenti al loro prossimo album,
A Day at the Races, il cui titolo si rifà ancora una volta all'omonimo film dei fratelli Marx.
Il disco, all'epoca, a dispetto delle vendite elevate, venne considerato non all'altezza del precedente, pur contenendo brani memorabili come
Somebody to Love in cui i Queen si dedicano al gospel, Tie Your Mother Down, un energico hard rock, pezzo forte di tutti i loro futuri concerti e The Millionaire Waltz, che prosegue l'eclettismo musicale di Bohemian Rhapsody.
Il 1977 vede il nascere del movimento punk, ma i Queen sanno reinventarsi ancora una volta.
In due mesi e mezzo registrano News of the World, il loro sesto album, che si contraddistingue per sonorità più immediate e grezze e sarà il loro secondo grande successo negli Stati Uniti.
L'album contiene le due grandi hit da stadio, suonate in ogni evento sportivo,
We Are The Champions e We Will Rock You, rispettivamente di Freddie Mercury e Brian May, un pezzo che sembra precorrere il trash,
Sheer Heart Attack di Roger Taylor e Spread Your Wings, una struggente ballata di John Deacon.
Nel 1978 i Queen lanciano Jazz con un party sopra le righe, come nel loro solito stile, a New Orleans, in omaggio all'omonimo stile musicale.
L'album tuttavia non contiene alcun brano di stile jazz.
Viene criticato sia dalla stampa, sia da una parte del pubblico per essere troppo eclettico e magniloquente, gli stessi motivi che porteranno molti altri a osannarlo.
Tra le sue canzoni più famose ci sono Fat Bottomed Girls, un hard rock un po' grezzo scritto da Brian May,
Bicycle Race, un pezzo che prende in giro miti e luoghi comuni dell'epoca e
Don't Stop Me Now, allegra cavalcata di pianoforte e voce, scritte entrambe da Freddie Mercury.
Nell'album compare anche Mustapha, un brano hard rock di cui l'intro in arabo, diventerà un classico dei concerti.
Il 1979 vede l'uscita, dopo una lunga serie di concerti, di Live Killers, il loro primo album live.
Si tratta di un doppio album, la cui qualità di registrazione non è eccellente, ma l'esecuzione e l'energia dei brani fa guadagnare dei punti a canzoni già di per sé ottime.
Nel 1980 i Queen compiono un'ennesima svolta dando alla luce l'album The Game.
Affidandosi alle cure del produttore Mack, ripuliscono il loro stile dalla pomposità glam anni '70 e si lanciano con suoni più asciutti e diretti negli anni '80.
Quest'album segna la comparsa, per la prima volta su un album dei Queen, dei sintetizzatori, cosa espressamente rimarcata nei credits dell'album. The Game contiene alcuni dei singoli più venduti della band inglese:
Crazy Little Thing Called Love, di Freddie Mercury, primo numero della band negli Stati Uniti,
Another One Bites The Dust di John Deacon, il pezzo più venduto in assoluto dei Queen in USA, nelle classifiche
Billboard rock, dance e R&B contemporaneamente, lanciato come singolo, secondo una voce non confermata, su consiglio di
Michael Jackson, Save Me, una ballata acustica di Brian May.
The Game raggiunse per la prima volta il primo posto in classifica sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti.
Nello stesso anno i Queen composero la colonna sonora del film Flash Gordon.
Sebbene il film si rivelasse in seguito un flop commerciale, la pellicola ebbe il merito di accrescere ancora la fama già smisurata del quartetto.
Il 1981 vede i Queen impegnati in un tour mondiale che li porterà in Europa, Stati Uniti, Giappone e, per la prima volta, in America Latina, dove in un esibizione è presente addirittura
Diego Armando Maradona.
Nello stesso anno esce la loro prima raccolta ufficiale dei loro brani più venduti,
Greatest Hits, che è l'album che ha venduto più copie di qualsiasi altro disco in UK con oltre 5 milioni di copie.
Nel 1982, al termine del tour, si dedicano alla registrazione del prossimo album,
Hot Space.
Il disco risentirà del successo dell'album precedente, The Game, e abbandonerà le sonorità rock, per essere influenzato da sonorità disco e funk.
All'epoca venne considerato un tradimento dai fan della vecchia guardia, abituati all'hard rock della band inglese, ed il loro peggiore album.
I brani risentono di una produzione diversa ma, tuttavia, non mancano pezzi di stampo tipicamente Queen come
Under Pressure, scritta ed interpretata insieme a David Bowie, Back Chat e
Staying Power, la ballata Las Palabras De Amor e pezzi più aggressivi come
Put Out The Fire e Action This Day, tutti brani che, eseguiti dal vivo, riveleranno tutt'altra energia che non sull'album.
Senza ombra di dubbio l'album è in anticipo rispetto ai tempi e non viene capito dai fan.
È un mito comune che Michael Jackson si sia ispirato, per il suo album bestseller
Thriller, del 1982, a Hot Space.
The Works (1984), contiene ben quattro singoli: Radio Ga Ga scritta da Roger Taylor, uno dei loro più celebri inni da stadio, resa celebre dal battimano nel video guidato da Freddie Mercury, il poderoso hard rock
It's A Hard Life, brano in parte ispirato all'opera I Pagliacci,
Hammer To Fall e I Want To Break Free, canzone diventata un inno di libertà per i popoli sudamericani.
Proprio quest'ultima farà nascere altre polemiche sui Queen.
Il video che l'accompagna, su idea di Roger Taylor, vede i quattro travestiti come le protagoniste di una popolare serie inglese dell'epoca.
Giudicato molto divertente dagli inglesi, è tacciato di cattivo gusto negli Stati Uniti e bandito dalle televisioni.
Probabilmente quel video fu la causa delle scarse vendite dell'album negli Stati Uniti.
Proprio le scarse vendite, a dispetto del successo dei quattro singoli e la presenza di altri brani sperimentali e di qualità su
The Works, furono motivo di altre tensioni nel gruppo.
L'evento che li farà passare alla storia è, però, il Live Aid, concerto umanitario organizzato da
Bob Geldof, che vede la partecipazione di numerosi artisti internazionali.
Il 13 luglio 1985 i Queen si esibirono a Wembley per una ventina di minuti.
A detta della stampa, del pubblico e degli altri musicisti presenti, per una volta d'accordo, la loro interpretazione fu memorabile e rubò la scena a tutti.
Radio Ga Ga cantata da Freddie Mercury che guida il battimani dell'intero stadio è rimasta nella storia.
La partecipazione al Live Aid rivitalizza i Queen che fanno uscire il singolo
One Vision, un pezzo hard rock dal testo ispirato a Martin Luther King, colonna sonora del film
Aquile d'acciaio.
Il brano figurerà nel loro successivo album, A Kind of Magic.
A Kind of Magic esce nel 1986 e le composizioni fanno parte della colonna sonora del film
Highlander.
Il singolo A Kind of Magic arriverà primo in ben 35 nazioni e rilancerà in modo definitivo i Queen, che iniziano il
Magic Tour, il loro tour più grande e spettacolare.
In 26 date raccolgono circa un milione di spettatori, di cui 400.000 solo in Gran Bretagna.
Di particolare rilievo sono le date di Budapest, che segnano il loro primo concerto in un paese dell'Europa dell'Est, le due date consecutive a
Wembley e la data finale a Knebworth.
A Wembley Freddie dichiara, per smentire le ennesime voci di scioglimento, "Forget those rumours, we're gonna stay together 'till we fucking well die, I'm sure!".
A Knebworth, il 9 agosto 1986, Freddie Mercury si esibisce per l'ultima volta con i Queen, in una delle sue migliori prestazioni vocali.
Dopo il Magic Tour i Queen si prendono una pausa di tre anni.
Freddie collabora con il soprano Montserrat Caballé per registrare l'album
Barcelona, la cui canzone omonima sarà tre anni dopo l'inno dei Giochi Olimpici di Barcellona 1992.
Nel 1989 i Queen ritornano con l'album The Miracle, che contiene ben cinque singoli tra cui la potente
I Want It All e la solare The Miracle, che li lancerà verso il disco di platino.
Per la prima volta ogni singolo brano viene riportato scritto dall'intera band, anche se per la maggior parte delle volte le canzoni erano largamente scritte da un solo membro.
Dall'album escono come singoli The Invisibile Man, Breakthru e
Scandal.
L'assenza di un tour e le sempre più rare apparizioni di Freddie in pubblico alimentano le speculazioni della stampa sulla salute del cantante.
Freddie si limita a dire che la decisione di non compiere un tour è dovuta soltanto a lui e alla voglia di rompere il ciclo album/tour degli anni passati.
Nel 1991 uscirà l'album Innuendo, uno dei loro migliori a detta di pubblico e critica.
L'omonima canzone è una piccola opera rock di sei minuti, composta di varie parti tra cui un assolo di flamenco (eseguito da
Steve Howe, storico chitarrista degli Yes).
Il video che l'accompagna consentirà ai Queen di battere la loro stessa storia, superando in lunghezza quello di Bohemian Rhapsody.
Tutto l'album risente del clima triste per l'aggravarsi della malattia di Freddie.
Tra gli altri brani citiamo Headlong, potente hard rock, I'm Going Slightly Mad, brano demenziale e volutamente ironico,
The Show Must Go On e These Are The Days of Our Lives, un ricordo dei tempi passati insieme, nel cui video (ultima apparizione video) Freddie si congeda dai fan con le parole "I Still Love You".
Il 23 novembre 1991 Freddie Mercury annuncia ufficialmente al mondo di avere l'AIDS.
"Desidero confermare che sono sieropositivo: ho l'AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento allo scopo di proteggere la privacy di quanti mi stanno intorno. Tuttavia, è arrivato il momento che i miei amici e i miei fans di tutto il mondo conoscano la verità. Spero che tutti si uniranno a me, ai miei dottori e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa tremenda malattia."
Il mondo non fa in tempo ad apprendere la notizia che il 24 novembre Freddie scompare prematuramente all'età di 45 anni.
Il 20 aprile 1992 si svolge a Wembley il Freddie Mercury Tribute, il concerto in ricordo del cantante.
Insieme ai tre Queen rimanenti si alternano sul palco artisti di spessore come
Metallica, Guns N' Roses, David Bowie, Robert Plant,
George Michael, Elton John, Liza Minnelli e molti altri, eseguendo le canzoni dei Queen.
Il concerto, oltre che per l'eccezionalità dell'evento musicale quasi all'altezza del Live Aid, si segnala per l'aver richiamato il mondo sul dramma dell'AIDS.
Nel 1995 esce Made in Heaven con le ultime registrazioni di Freddie.
Un album senza dubbio ricco di passione e di canzoni d'autore, che riporta i Queen ai primi posti delle classifiche di vendita.
Il disco contiene vecchie tracce rielaborate non rilasciate negli album precedenti come
My Life Has Been Saved o Let Me Live, più le ultime commoventi tracce vocali di Freddie Mercury prima di morire, come
A Winter's Tale e Mother Love che sembra sia l'ultima canzone registrata con Mercury in vita, anche se il produttore
David Richards ha rivelato che ci sono almeno due tracce mai rilasciate, lasciate da Freddie prima di morire.
Nel 1997 esce Queen Rocks, una compilation che raccoglie le canzoni più dure della band, tra cui
Seven Seas Of Rhye, One Vision, Hammer To Fall e I Want It All, più una complessa revisione di
I Can't Live With You,contenente la vera voce di Freddie Mercury, e No-One But You, brano suonato dai tre rimanenti membri della band in memoria di Freddie Mercury e successivamente di Lady Diana scomparsa in quell'anno.
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